L’abolizione del Contributo ART a carico degli operatori del settore Autotrasporto Merci è finalmente legge.
Il D. L. Omnibus n. 104/2023, varato nell’agosto dello scorso anno, infatti, ha stabilito la soppressione del famigerato Contributo richiesto dall’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) in autofinanziamento per le imprese operanti nel settore dell’Autotrasporto Merci.
L’emolumento in oggetto, originariamente introdotto con il noto D.L. Genova del 2018 nel testo dell’art. 37, comma 6 lett. b) D.L. 201/2011, aveva considerevolmente ampliato la platea dei soggetti obbligati alla corresponsione del Contributo.
L’operata soppressione normativa arriva dopo anni di contenziosi giudiziari in sede amministrativa, dove l’Autorità Amministrativa Indipendente e le Associazioni maggiormente rappresentative del settore Autotrasporto hanno intentato una lotta senza esclusione di colpi.
Ad incrementare ulteriormente la complessità del quadro si sono aggiunti, inoltre, gli esoneri ad hoc, succedutisi nel tempo, ad opera del Parlamento (art. 37bis D.L. n. 41/2021; art. 16 D. L. n. 21/2022; art. 35 D.L. n. 48/2023).
I rappresentanti di categoria plaudono alla decisione del Governo, dal momento che il Contributo era considerato non dovuto alla luce della piena liberalizzazione del settore, regolato da norme europee e nazionali.
Essendo l’esclusione valevole soltanto per il settore Autotrasporto Merci, tuttavia, la partita rischia di non essere ancora chiusa.
Non resta che vedere le ulteriori determinazioni che il Parlamento assumerà in merito.
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